Negli ultimi anni le piattaforme online sono diventate sempre più diffuse, con il conseguente aumento degli immobili destinati a locazioni turistiche per i cosiddetti “affitti brevi” che sono al centro di un acceso dibattito.
Da un lato, i sindaci delle città d’arte chiedono un intervento legislativo per regolamentarli con l’obiettivo di limitare l’impatto del turismo sulla comunità locale; da un altro lato, le associazioni di categoria sostengono che i problemi associati agli affitti brevi potrebbero essere risolti applicando le regole esistenti.
Il turismo è senza dubbio una risorsa importante per la nostra economia e gli affitti brevi contribuiscono ad arricchire l’offerta nei borghi e nelle piccole località prive di alberghi, ma il loro proliferare incontrollato in città d’arte come Siena può avere diversi effetti negativi sul tessuto sociale.
Gli affitti brevi, infatti, contribuiscono ad aumentare i prezzi delle locazioni a danno della popolazione locale e degli studenti universitari e questo può portare alla gentrificazione dei quartieri con il conseguente allontanamento dei residenti e la limitazione della vita sociale, anche quella delle Contrade.
La brevità di questi affitti, oltre a prestarsi a fenomeni di abusivismo ed evasione fiscale, riduce molto la possibilità di effettuare controlli sulle strutture recettive a ciò destinate, con conseguenti problemi di sicurezza per i turisti e per gli abitanti locali.
Ovviamente un intervento a livello nazionale potrebbe essere la strada migliore per garantire una normativa uniforme, ma riteniamo che la prossima amministrazione debba comunque attivare una fase di analisi e studio del fenomeno al fine di individuare specifiche zone per la concessione di tali autorizzazioni. Già questo sarebbe utile a migliorare e non aggravare ulteriormente la situazione.
Maurizio Quercini, candidato Movimento Civico Senese